La storia
I primi documenti indicano che la Faradda sia nata come voto alla Madonna dellâAssunta, dopo la peste che colpĂŹ Sassari nel Seicento. Le origini della festa, in realtĂ , sarebbero piĂš antiche e sembrano derivare da un rito simile praticato a Pisa nel XIII secolo. Nella cittĂ toscana, infatti, la sera del 14 agosto i fedeli portavano in processione la cera votiva allâinterno di tabernacoli in
legno che col tempo assunsero la forma di colonne lignee.
Ă probabile che Sassari, alleata della repubblica marinara di Pisa, partecipasse con unâofferta. In seguito, divenne consuetudine in cittĂ celebrare la festa ogni anno alla vigilia di Ferragosto. Sassari nel frattempo diventò alleata di Genova, poi nel Trecento passò sotto il controllo spagnolo. E proprio gli aragonesi tentarono senza successo di sopprimere la Faradda, a causa delle forti spese.
Furono gli stessi sassaresi a decidere di sostituire i ceri con macchine in legno, per risparmiare sulla materia prima. Da quel momento, i gremi â le corporazioni di arti e mestieri â portarono in corteo alte colonne ligne sormontate da bandiere:
erano nati i Candelieri.
La storia
dei Candelieri di SaSSari
Le origini della Discesa dei Candelieri
I primi documenti indicano che la Faradda sia nata come ex voto alla Madonna dellâAssunta, dopola peste che colpĂŹ anche Sassari nel 1652. Le origini della festa, in realtĂ , sarebbero piĂš antiche esembrano derivare da un rito simile praticato a Pisa nel XIII secolo. Nella cittĂ toscana, infatti, la sera del 14 agosto i fedeli portavano in processione la cera votiva allâinterno di tabernacoli in
legno che col tempo assunsero la forma di colonne lignee.
Ă probabile che Sassari, alleata della repubblica marinara di Pisa, partecipasse con unâofferta. In seguito, divenne consuetudine in cittĂ celebrare la festa ogni anno alla vigilia di Ferragosto. Sassari nel frattempo diventò alleata di Genova, poi nel Trecento passò sotto il controllo spagnolo. E proprio gli aragonesi tentarono senza successo di sopprimere la Faradda, a causa delle forti spese.
Furono gli stessi sassaresi a decidere di sostituire i ceri con macchine in legno, per risparmiare sulla materia prima. Da quel momento, i gremi â le corporazioni di arti e mestieri â portarono in corteo alte colonne sormontate da bandiere:
erano nati i Candelieri.
Un voto alla Madonna dell’Assunta per liberare SaSSari dalla peste
Secondo la tradizione, nel 1528 unâepidemia di peste terminò proprio il 14 agosto per intercessione della Vergine e di San Sebastiano. Sassari formulò un voto a entrambi, ma solo il voto alla Madonna sopravvisse nel tempo come processione della Vigilia dellâAssunta. Dal XVI secolo ogni 14 agosto i gremi avrebbero portato in processione i candelieri da piazza Castello alla chiesa di Santa Maria di Betlem.
Nel 1855 la Faradda ebbe luogo il 1 dicembre, quando finalmente cessò una epidemia di colera che fece circa ottomila vittime. Ma nonostante la devozione ancora viva, lâOttocento fu un secolo in cui la festa rischiò di perdersi. Degli otto gremi partecipanti, ne erano rimasti solo cinque. Mercanti e pastori, sarti e carradori rifiutarono di partecipare o si sciolsero.
Nuovi Gremi si aggiungono alla processione dell’Assunta
Nella prima metà del XX secolo, fu il Comune a impegnarsi per riportare i partecipanti alla Faradda. PiÚ recentemente, il numero è salito a undici, con la riammissione del gremio dei macellai.
La Faradda de li candareri di Sassari fa parte della Rete delle grandi macchine a spalla italiane che dal 2013 è riconosciuta Patrimonio culturale immateriale dell’umanitĂ dall’UNESCO. Oggi sono circa 100.000 le persone che ogni anno seguono la Festa, riempiendo la cittĂ di persone provenienti da ogni parte del mondo.