Il 14 agosto di ogni anno si ripete immutata da secoli. La Faradda è il momento in cui tutta la comunità si ritrova, unita, lungo le vie del centro storico di Sassari. Non è soltanto spettacolo, è soprattutto fede. Perché nel faticoso gesto di condurre i ceri lignei in un percorso che mette a dura prova i portatori c’è la volontà di rendere omaggio alla Madonna dormiente nella chiesa di Santa Maria di Betlem.
Così come lo scorso anno, il voto non sarà sciolto all’interno della chiesa come di consueto, ma all’esterno, in piazza Santa Maria. Questa scelta si è resa necessaria a seguito degli importanti lavori di consolidamento e restauro che stanno interessando la chiesa.
La Faradda, come di consueto, sarà preceduta da iniziative che animano la città dall’inizio di agosto con i caratteristici suoni dei tamburi e con le agili danze dei portatori.
Il programma
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I piccoli Candelieri. I Piccoli Candelieri, con i loro colori, il loro entusiasmo, la loro allegria e gioia segneranno l’avvio degli eventi che porteranno poi alla tradizionale Discesa del 14 agosto. Domenica 4 agosto, dalle 18, 300 tra bambine e bambini (il più piccolo ha appena 3 anni e fa parte di un gruppo dove tanti partecipanti hanno tra i 4 e i 6 anni) si divertiranno sfilando e ballando con i loro 20 mini ceri al ritmo dei tamburi. Tra le 12 bambine che parteciperanno, tre saranno capocandeliere. L’iniziativa, organizzata dall’Intergremio Città di Sassari in collaborazione con il Comune di Sassari, è dedicata ai giovanissimi aspiranti portatori e tamburini. Quest’anno il punto di partenza sarà piazza Sant’Antonio. Il tragitto resta invariato: i piccoli percorreranno corso Vico fino alla piazza della chiesa di santa Maria di Betlem dove si riuniranno in un clima di festa e condivisione. Al termine a ogni partecipante sarà consegnata una medaglia in ricordo dell’evento.
I Candelieri Medi. Venerdì 9 agosto alle 17 appuntamento con la sfilata dei Candelieri Medi, da largo Cavallotti fino a piazza Santa Maria. Si tratta di una manifestazione particolarmente sentita e fortemente voluta dai giovani sassaresi, che da anni organizzano autonomamente l’evento, dimostrando una profonda passione e una forte dedizione alle tradizioni legate alla Faradda.
La cerimonia del Candeliere d’Oro, d’Argento e d’Oro speciale. Lunedì 12, alle 20, in piazza Santa Caterina, ritorna uno dei momenti più emozionanti tra quelli che accompagnano la città al 14 agosto: la cerimonia di premiazione del Candeliere d’Oro, d’Argento e d’Oro speciale. Sino alle 12 di mercoledì 9 agosto si potranno inviare le domande agli uffici del Settore Cultura, in largo Infermeria San Pietro oppure via e-mail all’indirizzo cultura@comune.sassari.it. La serata sarà presentata dalla giornalista sassarese Rachele Falchi.
Concerto per i Candelieri. Martedì 13 agosto la banda musicale “Luigi Canepa” si esibirà alle 20.30 in piazza Santa Caterina con il tradizionale “Concerto per i Candelieri”, giunto alla sua XXV edizione.
La vestizione della Bandiera e dei Ceri. Il 14 agosto la festa dei Candelieri inizierà, come da tradizione, con la vestizione dei ceri votivi che avviene secondo un preciso rituale, nella sede del gremio o in casa dell’obriere di Candeliere, il gremiante che ha l’onore e l’onere della responsabilità del cero votivo. Dalle 10 sarà possibile visitare le sedi, indicate nel pieghevole realizzato dal Comune e facilmente riconoscibili dagli stendardi posti all’ingresso della casa del Gremio.
La mattina il sindaco Giuseppe Mascia accoglierà a Palazzo Ducale l’obriere e i gremianti dei Massai, accompagnati dalla banda musicale. Il corteo si dirigerà a Palazzo di Città dove, nella sala di rappresentanza, si terrà la vestizione della bandiera da parte del gremio. Subito dopo i Massai la esporranno dal balcone del Palazzo. Una volta conclusa la cerimonia, il sindaco e la giunta faranno visita alle sedi dei gremi per assistere alla vestizione. In questa occasione avviene la consegna delle targhe agli obrieri, degli omaggi floreali alle donne dei gremi e delle medaglie ai portatori.
La Faradda. Tra i momenti più emozionanti, la partenza dei ceri, alle 18 da piazza Castello. Sfileranno con il seguente ordine di discesa: Braccianti, Autoferrotranvieri, Macellai, Fabbri, Piccapietre, Viandanti, Contadini, Falegnami, Ortolani, Calzolai, Sarti, Muratori, Massai. A Palazzo di Città ci sarà il tradizionale brindisi “a zent’anni”, tra il sindaco Giuseppe Mascia e il gremio dei Massai.
Il percorso della discesa attraversa il centro storico lungo il corso Vittorio Emanuele II e corso Vico per terminare in piazza Santa Maria di Betlem, dove sarà sciolto il voto alla Madonna che sarà esposta all’esterno della chiesa a seguito degli importanti lavori di consolidamento e restauro in corso.
Una volta sciolto il voto, i Candelieri sono custoditi all’interno del chiostro, dove rimarranno fino alla cosiddetta “Ottava”: otto giorni dopo il giorno di Ferragosto. Come consuetudine e tradizione, il gremio dei Massai insieme alla banda accompagnerà, il sindaco e la giunta a Palazzo Ducale per la consegna del Gonfalone del Comune e della bandiera del gremio.
La sicurezza dei partecipanti e del pubblico sarà garantita da apposito piano di sicurezza predisposto dall’Amministrazione comunale.
Le feste dei Gremi. Le giornate precedenti alla Faradda sono animate da alcune feste patronali dei Gremi cittadini e da iniziative promosse dai Gremi che organizzano serate musicali, sempre a partire dalle 21, e d’intrattenimento nelle piazze del centro storico. Il Gremio dei Muratori il 2 agosto festeggia la propria patrona, la Madonna degli Angeli, mentre l’11 è il turno del Gremio dei Viandanti che celebrerà la festa in onore della Madonna del Buoncammino. Per ciò che riguarda le feste in piazza, il primo evento si è svolto il 27 luglio in largo Casaggia ed è stato organizzato dal Gremio dei Falegnami.
Il Gremio dei Calzolai organizzerà una serata musicale il 3 agosto in piazza Duomo. In quest’occasione si celebreranno i cento anni dalla realizzazione del candeliere del Gremio che, assieme agli altri, il 14 sarà trasportato lungo il percorso della Faradda.
Memorie fotografiche in mostra nella Sala Duce. Giovedì 8 agosto alle 19 nella Sala Duce di Palazzo Ducale sarà inaugurata la mostra “A zent’anni. La Faradda vista da Palazzo di Città”, una raccolta di memorie fotografiche realizzate tra il 1956 e il 1984 da Salvatore Marras. La mostra sarà visitabile dal 9 agosto al 7 settembre, dal martedì al sabato (esclusi i festivi) dalle 10 alle 14. Attraverso gli scatti di Marras si coglie uno dei momenti di maggiore intensità e coinvolgimento della festa dei Candelieri sotto Palazzo di Città, i balli dei ceri votivi in onore della Municipalità e delle autorità invitate per l’occasione. L’Archivio fotografico Salvatore Marras, una miniera di testimonianze e ricordi del passato della Sassari della seconda metà del Novecento, è conservato nell’Archivio Storico Comunale ed è costituito da un importante patrimonio di immagini, fondamentale testimonianza del modo di interpretare il linguaggio fotografico e di fare il mestiere di fotografo nell’immediato dopoguerra. Nel corso del 2024 l’Archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica della Sardegna. Prima dell’inaugurazione, alle 17.30, nella sala conferenze dell’Archivio storico comunale si terrà un incontro nel quale sarà presentato il centro di Documentazione per la storia dei Gremi e dei Candelieri, recentemente costituito su proposta del Comune di Sassari. All’incontro saranno presenti i rappresentati dell’Amministrazione comunale, dell’Intergremio Città di Sassari e dell’Arcidiocesi di Sassari.
Eventi patrocinati. Il Comune di Sassari ha inoltre patrocinato due mostre sui Candelieri. Dal I agosto, nella biblioteca universitaria di piazza Fiume è visitabile l’esposizione “L’Arte celebra i Candelieri – Ritratti di Gremianti ” dell’artista Francesco Farina, curata dall’associazione CLIC – Circolo delle Lingue delle Informazioni e delle Culture. Patrocinata dal Comune di Sassari, è organizzata grazie alla collaborazione tra il centro commerciale naturale Stelle del Centro, la biblioteca universitaria di Sassari del ministero della Cultura (MiC), l’Intergremio, l’associazione CLIC – Circolo delle lingue, delle informazioni e delle culture, la GEA Costruzioni e la M&M Service, lo Studio Fotografico Gianmichele Manca, con il contributo della Camera di Commercio di Sassari, la Fondazione di Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna. Sarà visitabile sino al 31 agosto, dalle 9 alle 19.30 nei giorni feriali e dalle 9 alle 12,30 il sabato. Sarà esposta anche una selezione delle carte e dei volumi appartenenti alla biblioteca universitaria sulla storia dei Gremi e dei Candelieri.
La mostra “La Memoria dei Gremi e dei Candelieri” sarà inaugurata nella Pinacoteca Nazionale sabato 3 agosto alle 11. Attraverso l’esposizione gli organizzatori vogliono rievocare il legame tra le istituzioni laiche e le corporazioni dei Gremi, con la processione dei ceri rappresentati dai Candelieri. In mostra, gli scatti di Carlo Antero Sanna, storico fotografo della Soprintendenza alle Belle Arti di Sassari, risalenti agli anni Ottanta del secolo scorso, che documentano la processione e i riti che ne fanno parte e quali cambiamenti siano intervenuti nel corso del tempo, specie per quanto riguarda l’abbigliamento dei portatori. La mostra sarà visitabile fino al 24 agosto.
La promozione. Per promuovere la Festa dei Candelieri sono stati previsti 20mila pieghevoli, distribuiti in città negli esercizi commerciali e uffici cittadini e nei maggiori centri dell’isola. I pieghevoli, oltre alla descrizione della Festa, offrono le indicazioni utili per accedere ai punti di informazione turistica, l’area riservata alle persone con disabilità e le zone destinate alle emergenze sanitarie. Inoltre, una sezione del depliant è dedicata al percorso della vestizione. La Discesa è promossa in ambito internazionale attraverso una mirata campagna di sponsorizzazione sui social media, rivolta alle destinazioni collegate con l’Aeroporto di Alghero, che ha come obiettivo il potenziamento della visibilità di Sassari attraverso la diffusione degli eventi culturali di interesse turistico, la Cavalcata Sarda e i Candelieri. Al fine di raggiungere un pubblico internazionale, il sito internet candelierisassari.it è disponibile anche in inglese, francese, spagnolo e tedesco.
A livello regionale e nazionale invece sono stati previsti banner web e pagine pubblicitarie su riviste nazionale e internazionali. Sarà assicurata la pubblicità sui maggiori quotidiani regionali e sulle principali emittenti televisive e radiofoniche regionali. In città e nelle destinazioni turistiche dell’isola sono stati affissi manifesti 6×3 e 70×100.
Cittadini e turisti, inoltre, potranno condividere le loro immagini dei Candelieri su Instagram con l’hashtag #turismosassari #candelieri24 e taggando la pagina evento di Facebook I Candelieri – Comune di Sassari (https://www.facebook.com/icandelieri/).
La manifestazione è promossa dalla Regione Autonoma della Sardegna, assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e sostenuta dalla Fondazione di Sardegna. Inoltre, la Discesa dei Candelieri è iscritta dal 2020 nel registro dei Grandi Eventi Identitari (GEI) istituito dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna. La manifestazione, con la Cavalcata Sarda, è stata individuata dalla Regione per l’antica tradizione, per la diffusione territoriale, per la reputazione internazionale, per il costante sostegno finanziario e per il ritorno in termini economici, di immagine e di presenze turistiche.
Cenni storici di una tradizione centenaria
L’origine della Faradda risale alla seconda metà del XIII secolo, quando la città si trovava sotto la dominazione pisana e da Pisa fu mutuata l’offerta della cera alla Madonna la sera della vigilia dell’Assunzione. Nei secoli XVI e XVII, in seguito alle numerose pestilenze che si abbatterono sulla città, i Gremi – le antiche corporazioni di arti e mestieri – insieme alle autorità cittadine formularono un voto che prevedeva l’offerta di grossi ceri di legno alla Vergine Assunta. Un’ordinanza del 1531 disciplina l’ingresso dei candelieri nella chiesa di Santa Maria di Betlem. La festa dei Candelieri rappresenta un bene prezioso da tutelare: nel 2013 è stata inserita nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco e riconosciuta bene immateriale patrimonio dell’umanità, insieme alle altre feste delle macchine a spalla italiane.